L’intervento agli zigomi permette di accentuarli con l’impianto di una piccola protesi di silicone direttamente sopra l’osso zigomatico, oppure mediante l’utilizzo di sostanze riempitive permanenti iniettabili o l’utilizzo di metodiche di lipofilling.
Talvolta è possibile nei casi in cui si sia avuta una caduta verso il basso del grasso malare il suo riposizionamento chirurgico.
Un buon risultato secondo le vostre aspettative non solo dipende dall’esperienza e dalla manualità del chirurgo, ma anche da un suo spiccato senso estetico.
*La nostra trasparenza: i rischi della chirurgia estetica
L’anestesia nel caso di applicazione di una protesi è locale e l’intervento è ambulatoriale. Qualora si decidesse di optare per una soluzione ortopedica di avanzamento l’intervento viene eseguito necessariamente in anestesia generale.
Una buona igiene orale è assolutamente necessaria per scongiurare pericolo di infezioni nel caso dell’utilizzo di una tecnica di accesso chirurgica orale.
Per tutte le altre tecniche valgono i criteri comuni a tutti gli interventi chirurgici.
Esistono diverse tecniche per eseguire l’intervento. Una prevede un’incisione all’interno della bocca, con il vantaggio di non avere nessuna cicatrice visibile alla fine dell’intervento.
Un'altra tecnica fa passare la protesi attraverso un’incisione lungo il bordo ciliare delle palpebre inferiori.
Infine c’è la possibilità di operare attraverso un’incisione fatta davanti all’orecchio. L’ultima soluzione garantisce maggior stabilità alla protesi ma comporta anche un maggior rischio di lesioni nervose.
Discutete assieme al vostro chirurgo quale tecnica si addica meglio al vostro caso.
L’intervento viene normalmente eseguito in anestesia locale nell’ambulatorio del chirurgo plastico. Tenete presente che anestesia, antidolorifici o sedativi possono influenzare la vostra capacità di reazione. Fatevi dunque accompagnare a casa dopo l’intervento e rimanete sotto osservazione per le prima 24 ore.
Per quanto concerne l’utilizzo di materiali riempitivi iniettabili la tecnica è molto semplice quantunque non sia scevra da rischi di infezione del biomateriale impiantato. Nel caso dell’uso del grasso autologo come materiale riempitivo vi è invece un riassorbimento parziale dello stesso non facilmente valutabile ed imprevedibile.
Per quanto riguarda il riposizionamento della pommette si rimanda al capitolo lifting mesofacciale.
Normalmente si ha la formazione di un ematoma post-operatorio che permane per circa una settimana.
La complicazione maggiore se pur rara è data dal pericolo di infezione.
Nel caso della introduzione di una protesi attraverso l’accesso orale è importante tenere il più possibile la zona dell’intervento con la massima igiene tramite l’uso di collutori alla clorexidina, ed evitare traumi o stiramenti del labbro inferiore eccessivi.
In ogni caso qualsiasi sia la tecnica usata dal chirurgo è consigliabile una terapia antibiotica dopo l’intervento.