Il naso, trovandosi al centro del nostro viso, è determinante per il nostro aspetto. Un naso che non piace può causare forti complessi.
La rinoplastica, rimodellando il naso, adatta le sue proporzioni al resto del viso, generando un aspetto più armonico e di conseguenza anche un sollievo psicologico.
Nasi molto storti possono avere il setto deviato e impedire una libera respirazione. In questo caso l’intervento ristabilisce la funzionalità, portando il setto nella posizione corretta.
Una rinoplastica può apportare numerose modifiche al naso: eliminare gobbe, assottigliare e rialzare la punta, assottigliare e restringere le narici e affinare l’intera struttura ossea.
Per correggere certi difetti come per esempio nasi a sella (il contrario di un naso con gobba), si rimodella la forma trapiantando tessuti come cartilagine osso.
Con la vostra immagine al computer sarà possibile simulare varie soluzioni e scegliere il miglior intervento da eseguire.
Le tecniche operative sono ormai molto evolute, e in mano ad un chirurgo esperto e preciso il risultato è pressoché garantito.
La rinoplastica estetica può essere praticata dalla fine dell’adolescenza, cioè quando il naso ha completato il suo sviluppo.
*La nostra trasparenza: i rischi della chirurgia estetica
Bisogna tenere presente che:
La maggior parte delle rinoplastiche avviene in anestesia generale con ricovero in clinica. L’intervento dura mediamente da 1 a 2 ore. Le analisi preoperatorie, così come la visita dall’anestesista, saranno effettuate nella clinica prima dell’intervento. La degenza è di 1 giorno.
Piccole correzioni invece possono essere eseguite tranquillamente in anestesia locale nell’ambulatorio del vostro chirurgo plastico.
Per ridurre al minimo i rischi e le complicazioni osservate strettamente le indicazioni del vostro chirurgo sia prima e che dopo l’intervento.
Comunicategli sempre se soffrite di allergie o di altre malattie croniche. Se vi vengono lividi con facilità o se sanguinate eccessivamente in caso di piccole ferite saranno necessarie alcune analisi per escludere difficoltà del vostro sangue a coagulare.
Sono controindicati antidolorifici tipo aspirina durante le due settimane che precedono l’intervento perché il loro principio attivo interferisce con la coagulazione del sangue e può causare sanguinamenti eccessivi. È meglio evitare anche alcolici e sonniferi.
Durante la visita preoperatoria vengono controllati la respirazione del naso e le mucose nasali. A chi avesse mucose sensibili si consiglia di applicare per due o tre settimane prima dell’intervento creme curative tipo bepanten oppure gocce oleose. Infezioni croniche del naso delle orecchie e della bocca devono essere diagnosticate e curate per tempo.
In anestesia vengono praticate piccole incisioni all’interno del naso (un’altra tecnica prevede invece incisioni esterne attorno alla columella). La pelle e le mucose vengono scollate dalla struttura osseo-cartilaginea. A questo punto inizia il rimodellamento della forma del naso con strumenti particolari, specifici per la rinoplastica: si può togliere la gobba, assottigliare o accorciare il naso, rimodellare la punta.
In caso di un naso storto bisogna prima modificare la posizione errata della struttura osseo-cartilaginea e poi riportarla nella posizione corretta.
Una volta ottenuta la forma desiderata si riadagiano con precisione le mucose, fissandole con punti riassorbibili. Le narici vengono sostenute con morbidi tubicini o tamponi di cotone per evitare sanguinamenti post-operatori immediati che verranno rimossi circa 24 ore dopo l'intervento
Per finire si rimodella la pelle sul naso con l’aiuto di sottili strisce di cerotto e si procede con l’ingessatura esterna per stabilizzare la nuova forma del naso.
In genere i dolori postoperatori sono leggeri. Si presentano invece gonfiori ed ematomi soprattutto sulle guance e sulle palpebre inferiori. Questi inconvenienti spariscono da soli nel giro di pochi giorni.
I punti interni si riassorbono da soli. I tubicini di tamponamento interni vengono tolti dai canali nasali dopo circa 24 ore.
Il sostegno esterno dovrebbe essere portato per almeno 2 settimane, cioè fin quando la struttura osseo-cartilaginea non si è del tutto stabilizzata.
Considerate questa circostanza pianificando il vostro intervento.
Una rinoplastica eseguita a regola d’arte non comporta grossi rischi. Complicazioni serie come infezioni, lesioni del canale lacrimale, embolie o trombosi, sono addirittura estremamente rari.
Per diverse settimane la pelle del naso e talvolta anche delle guance potrebbe rimanere un po’ meno sensibile. Correzioni importanti del setto nasale possono causare problemi di circolazione nella mucosa nasale, nel peggiore dei casi questo può portare a danni alla cartilagine. Queste sono comunque complicazioni rarissime e comunque riparabili nella maggior parte dei casi.
Più spesso si hanno invece cambiamenti della forma dovuti ad una cicatrizzazione irregolare della struttura osseo-cartilaginea. Se non si riassorbono da soli entro qualche settimana potrebbe essere necessario un piccolo intervento aggiuntivo.
Evitate attività sportive durante le 3-4 settimane che seguono l’intervento perché la struttura osseo-cartilaginea non è ancora abbastanza stabile.
Normalmente vi sentirete nel pieno della vostra forma a massimo 1 settimana dall’intervento. Se i gonfiori persistono si può procedere a un leggero linfodrenaggio.
Dopo l’intervento è meglio dormire per un po’ con la testa sollevata. Una crema o un olio curativo aiutano le mucose a rigenerarsi più in fretta.